ARTICOLI E NOTIZIE RIGUARDO L'APOSTASIA CHE STA ENTRANDO IN TUTTE LE CHIESE CRISTIANE

mercoledì 26 maggio 2010

CHIESA VETERO-CATTOLICA: PRIMA DONNA SACERDOTE

Prima donna sacerdote in Italia, celebra messa per strada: video

La prima donna sacerdote in Italia dice messa per strada perché a chiesa che l’ha ospitata negli ultimi 5 anni le chiude la porta in faccia. Ma lei non si scoraggia

Ha fatto scalpore qualche tempo fa la notizia dell’ordinazione della prima donna sacerdote in Italia all’interno della Chiesa vetero cattolica. Ora, dopo aver mostrato una certa apertura, la Chiesa cattolica torna sui suoi passi negandole la parrocchia per celebrare la sua prima messa. Chiuse anche le porte della cappella dove negli ultimi 5 anni aveva celebrato da diacona. Pentimento postumo per aver concesso ad una donna un sacramento di solito riservato agli uomini? Forse. Fatto sta che madre Maria Vittoria Longhitano ha dovuto celebrare per strada, con un altare improvvisato e il frastuono del traffico.

A pochi passi dalla chiesa che per tanti anni l’ha accolta, eppure è come se fosse ad anni luce di distanza: improvvisamente irraggiungibile, la cappella nell’istituto don Orione, a Milano, è stata decisamente interdetta alla neosacerdotessa subito dopo l’ordinazione. E pensare che la Chiesa vetero cattolica è in dialogo con Roma e di certo non ha saputo della novità solo dopo che la notizia si è diffusa. E così Maria Vittoria col marito e la sorella, insieme ad una trentina di fedeli tra i quali omosessuali e trans gender, ha improvvisato una chiesa all’aria aperta, nei giardini di fronte al Don Orione, con un crocifisso di legno e uno scaffale Ikea come altare. Nella sua omelia, cita due donne perseguitate, Emanuela Loy, la prima poliziotta vittima della mafia, e Santa Rita, la santa dei miracoli impossibili.



http://donna.fanpage.it/prima-donna-sacerdote-in-italia-celebra-messa-per-strada-video/

Pedofilia: arrestato sacerdote nel milanese

Pedofilia: arrestato sacerdote nel milanese
L'uomo, di 73 anni, è accusato di aver avuto rapporti sessuali con un ragazzino
25 maggio, 20:57

MILANO, 25 MAG - Un sacerdote di 73 anni della Diocesi di Lodi, Domenico Pezzini è stato arrestato con l'accusa di pedofilia. Il sacerdote, arrestato ieri (ma la notizia si è appresa solo oggi) dagli agenti della Squadra Mobile di Milano, è accusato di aver avuto rapporti sessuali con un ragazzino che all'epoca degli abusi aveva 13 anni (ora la presunta vittima ne ha 16). Nel corso di una perquisizione in casa sua, gli agenti avrebbero anche trovato materiale pedopornografico.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/05/25/visualizza_new.html_1816021105.html

Preti pedofili, "cento in Italia"

Preti pedofili, "cento in Italia"
25/5/2010

La Cei: "Rilevati negli ultimi 10 anni"
I casi di abusi sessuali commessi da sacerdoti "rilevati in Italia con procedimenti canonici nell'ultimo decennio" sono "un centinaio", secondo quanto riferito dal segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata. Si tratta, secondo il prelato, di "un dato che indica il quadro complessivo della situazione", ricordando che "anche un solo caso è sempre di troppo". In Italia, comunque, "non c'è bisogno di alcuna commissione speciale".


Secondo monsignor Crociata, "le indicazioni del Papa ai cattolici irlandesi e le linee-guida della Congregazione per la Dottrina della fede contengono tutti gli elementi necessari per continuare ad affrontare i casi che si presentano", motivo per cui una commissione simile a quella istituita dalla conferenza episcopale tedesca sarebbe inutile in Italia. Il numero due della Cei ha sottolineato che dal punto di vista canonico la Congregazione dell'ex Sant'Uffizio e da quello civile le autorità competenti "hanno nei responsabili della vita della chiesa tutta la collaborazione possibile per accertare la verità dei fatti".

Crociata ha quindi ribadito che "la normativa italiana non prevede l'obbligo di denuncia. Evidentemente questo non esclude, ma anzi richiede e prevede per nostra specifica iniziativa, che ci siano tutta la collaborazione e la cooperazione per rendere possibile l'accertamento dei fatti, incoraggiando le denunce da parte di chi è a conoscenza e di chi ha subito eventuali abusi". Che un vescovo possa essere chiamato a testimoniare, ha concluso il segretario della Cei con riferimento al processo in corso a un sacerdote nel Lazio "è un fatto del tutto ordinario, nella misura in cui egli sia a conoscenza dei fatti".

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo482467.shtml

CHIESA VETERO CATTOLICA: LA PRIMA DONNA SACRDOTE

Prima donna sacerdote in Italia, celebra messa per strada: video

La prima donna sacerdote in Italia dice messa per strada perché a chiesa che l’ha ospitata negli ultimi 5 anni le chiude la porta in faccia. Ma lei non si scoraggia

Ha fatto scalpore qualche tempo fa la notizia dell’ordinazione della prima donna sacerdote in Italia all’interno della Chiesa vetero cattolica. Ora, dopo aver mostrato una certa apertura, la Chiesa cattolica torna sui suoi passi negandole la parrocchia per celebrare la sua prima messa. Chiuse anche le porte della cappella dove negli ultimi 5 anni aveva celebrato da diacona. Pentimento postumo per aver concesso ad una donna un sacramento di solito riservato agli uomini? Forse. Fatto sta che madre Maria Vittoria Longhitano ha dovuto celebrare per strada, con un altare improvvisato e il frastuono del traffico.

A pochi passi dalla chiesa che per tanti anni l’ha accolta, eppure è come se fosse ad anni luce di distanza: improvvisamente irraggiungibile, la cappella nell’istituto don Orione, a Milano, è stata decisamente interdetta alla neosacerdotessa subito dopo l’ordinazione. E pensare che la Chiesa vetero cattolica è in dialogo con Roma e di certo non ha saputo della novità solo dopo che la notizia si è diffusa. E così Maria Vittoria col marito e la sorella, insieme ad una trentina di fedeli tra i quali omosessuali e trans gender, ha improvvisato una chiesa all’aria aperta, nei giardini di fronte al Don Orione, con un crocifisso di legno e uno scaffale Ikea come altare. Nella sua omelia, cita due donne perseguitate, Emanuela Loy, la prima poliziotta vittima della mafia, e Santa Rita, la santa dei miracoli impossibili.



http://donna.fanpage.it/prima-donna-sacerdote-in-italia-celebra-messa-per-strada-video/

lunedì 17 maggio 2010

Pedofilia:risarcimento da chiesa Vermont

Pedofilia:risarcimento da chiesa Vermont
20 mln a vittime per una trentina di casi che coinvolgono preti
15 maggio, 09:28


(ANSA) - WASHINGTON, 15 MAG - La Chiesa cattolica del Vermont paghera' 20 milioni di dollari di risarcimento per una trentina di casi riguardanti preti pedofili. L'accordo prevede un risarcimento per 17,65 milioni di dollari nei confronti di 26 persone che avevano collettivamente presentato denuncia, che ora sara' lasciata cadere. L'intesa prevede un ulteriore risarcimento di circa 3 milioni di dollari per non procedere con una serie di altre cause che aveva gia' raggiunto l'appello.


http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2010/05/15/visualizza_new.html_1792956977.html

Non ci sono solo i luterani… Anche il cardinale di Vienna “apre” alle coppie gay

Non ci sono solo i luterani… Anche il cardinale di Vienna “apre” alle coppie gay
Il Card. Shoenborn, “considerato uomo molto vicino a Ratzinger” (Il Secolo XIX, 05/05/2010)

Il cardinale Schoenborn “apre” anche alle coppie gay e ai divorziati
e attacca Sodano


di Francesco Peloso

LE RECENTI parole pronunciate dal decano del Sacro Collegio cardinalizio, il cardinale Angelo Sodano, in occasione della messa di Pasqua, sono da considerarsi «una grave violazione nei confronti delle vittime degli abusi sessuali».
E’ questo il duro giudizio del cardinale di Vienna, Christoph Schoenborn, in relazione alle affermazioni compiute dall’ex Segretario di Stato nel corso della celebrazione pasquale durante la quale, rivolgendosi al Papa, definì «chiacchiericcio» le polemiche intorno allo scandalo degli abusi nella Chiesa.
Non solo: Schoenborn, considerato uomo molto vicino a Ratzinger, ha confermato che Sodano «impedì l’istruzione di un’indagine sul caso del cardinale Groer 15 anni fa», cosa che invece voleva fare l’allora cardinale Joseph Ratzinger.
La vicenda è quella relativa all’arcivescovo di Vienna Hans Groer, coinvolto negli anni ‘90 in una vicenda di abusi sessuali che, successivamente, lo costrinse alle dimissioni.
Quello di Schoenborn è un “uno-due” senza precedenti, del resto il cardinale si sta distinguendo per la fermezza e l’apertura ai laici nella gestione dello scandalo pedofilia.
Ma il fatto di chiamare direttamente in causa Sodano, uno degli uomini chiave del pontificato di Giovanni Paolo II, costituisce un salto di qualità nel dibattito interno alla Chiesa anche perché Schoenborn, contestualmente, invoca una riforma della Curia troppo chiusa e poco sensibile alla voce delle chiese locali. L’arcivescovo di Vienna, teologo autorevole e uomo di contatto con l’oriente, parlando con la stampa ha anche spiegato che la crisi in corso «in una scala da 1 a 5 ha una gravità pari a 3», mentre in Irlanda si può dire che ha assunto connotati «catastrofici», e in Austria i fedeli stanno uscendo in massa dalla Chiesa cattolica. Per questo ha deciso di lanciare l’allarme.
Schoenborn ha anche affermato che nella Chiesa, in materia di abusi sessuali, «è finito il tempo delle coperture». Ha poi sottolineato che «è necessario costruire un sistema aperto» perché è nelle strutture chiuse che si possono generare i fenomeni di abuso. Inoltre il porporato austriaco ha messo in luce l’importanza del ruolo dei laici nella denuncia dello scandalo e in particolare delle donne. Poi un’altra bordata contro Roma: Schoenbron ha infatti rilevato come non sia un mistero che la Curia vaticana abbia bisogno «di un’ urgente riforma» secondo i criteri dell’internazionalizzazione.
Significative anche le affermazioni del cardinale in materia di etica e morale, soprattutto per l’apertura sulle coppie gay e sui divorziati risposati. «In tema di omosessualità? ha detto – si deve considerare anche la qualità di una relazione» e, se questo elemento c’è, «se ne può parlare con apprezzamento. Una relazione stabile è sicuramente meglio di un modo di vivere nel quale prevale la promiscuità». E’ dunque una piccola bomba quella lanciata da uno dei cardinali più autorevoli della Chiesa di Roma che, evidentemente, intravede i segni di una crisi grave in quanto sta accadendo.
Anche sui divorziati-risposati l’arcivescovo di Vienna sprona la Chiesa a cercare una nuova visione, in quanto in passato i matrimoni duravano a lungo ma ora non è più così.

Fonte: Il Secolo XIX, 5 maggio 2010

Questo articolo é stato pubblicato 6 maggio 2010, 11:31 ed é archiviato sotto Attualità. Resta aggiornato attraverso il feed RSS 2.0. Puoi lasciare un commento oppure inviare un trackback dal tuo sito.



http://www.agerecontra.it/public/press/?p=4375

La Curia di Verona chiede perdono per i tradizionalisti e tace sui luterani benedicenti le coppie omosex, occupanti la chiesa del co-patrono S. Pietro

La Curia di Verona chiede perdono per i tradizionalisti e tace sui luterani benedicenti le coppie omosex, occupanti la chiesa del co-patrono S. Pietro Martire

La Diocesi di Verona, come si legge nel comunicato qui a lato riportato, tratto dal sito della Curia (a fianco) si dissocia e chiede perdono per la Messa di riparazione contemporanea alla visita di Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma e per il Rosario di riparazione con relativo atto dimostrativo organizzato dal “Comitato perché la chiesa di San Pietro Martire resti cattolica e contro il relativismo religioso” in occasione della visita di Ratzinger al tempio luterano di Roma. Notiamo con dispiacere che, mentre le legittime manifestazioni nei confronti di atti d’apostasia vengono stigmatizzate pubblicamente dalla Curia scaligera e si ha addirittura l’ardire di chiedere perdono per esse, ribadendo, (e meno male!) fedeltà e obbedienza non alla Chiesa Cattolica Apostolica Romana, ma al Concilio Vaticano II, invece nei confronti degli eretici luterani, occupanti con placet curiale la chiesa del co-patrono di Verona San Pietro Martire e benedicenti le unioni omosex, non si dice nulla. Anzi, per il momento li si “premia” (?) addirittura con una proroga della concessione della chiesa di S. Pietro Martire fino a Settembre. A buon intenditor…

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Affermazioni contro il santo Padre

Comunicato

L’Ufficio “Ecumenismo e Dialogo” legge con dispiacere le affermazioni contro Benedetto XVI e Giovanni Paolo II, da parte del “Comitato perchè la chiesa di san Pietro martire resti cattolica e contro il relativismo religioso”, contenute nella cronaca della manifestazione tenutasi il 14 marzo 2010 – rinvenibili qui - e nel volantino distribuito in quell’occasione – visionabile qui).

L’Ufficio si dissocia decisamente dai giudizi ivi espressi sull’operato del Pontefice e sulla sua testimonianza. Nel chiedere perdono al santo Padre per le gravi affermazioni di cui è fatto oggetto, questo Ufficio rinnova a Benedetto XVI stima e fiducia; ribadisce fedeltà e obbedienza ai suoi insegnamenti e a quelli del Concilio Vaticano II.

Questo articolo é stato pubblicato 13 maggio 2010, 08:13 ed é archiviato sotto "MANI PULITE". Resta aggiornato attraverso il feed RSS 2.0. Puoi lasciare un commento oppure inviare un trackback dal tuo sito.



http://www.agerecontra.it/public/press/?p=4451

lunedì 3 maggio 2010

MACERATA. FIRME CONTRO I SERMONI SUI GAY

MACERATA. FIRME CONTRO I SERMONI SUI GAY
Nel mirino dei parrocchiani le prediche di padre Alberto su omosessuali e divorziati
sabato 01 maggio 2010 , di Corriere Adriatico

Montefano Polemica religiosa a Montefano. Protagoniste due chiese cittadine: la collegiata di San Donato, che vanta il titolo di parrocchia, e la chiesa dei Servi di Maria, che ospita il Centro studi biblici Vannucci. Qualcuno in città punta il dito contro le prediche che il direttore del Centro studi biblici, padre Alberto Maggi, fa dal pulpito della chiesa, sui media nazionali e sul sito Web del Centro studi (che ha una media di contatti giornalieri da record). Le contestazioni sono legate agli interventi di padre Maggi, definiti "fuorvianti". In particolare per quanto riguarda la presa di posizione di padre Alberto sul tema dell'omosessualità, durante una diretta di Rai News 24. "Ho semplicemente detto dice padre Alberto - che gli omosessuali, un tempo criminalizzati, poi definiti malati e oggi diversi, dovrebbero ricevere un altro tipo di attenzione da parte della Chiesa, in quanto creature di questo mondo". Dichiarazioni che hanno scatenato polemiche e dure prese di posizione da parte di qualche fedele.



La contestazione si è poi diretta verso alcune prediche in cui sono state criticate le gerarchie della Chiesa e verso le recenti considerazioni apparse sul Web, sul tema del divorzio. "La Chiesa - continua padre Alberto - perdona i criminali che commettono omicidi ma non chi è divorziato. A loro è vietata l'Eucarestia".



Il centro studi Vannucci di Montefano in questi ultimi mesi ha fatto registrare un boom di presenze: dalle seicento alle settecento al mese. Pellegrini provenienti da tutta Europa, con tanto di pullman e viaggi organizzati. "Tutto questo come si spiega? - dice padre Alberto- . Forse non è poi così sbagliato il messaggio che diffondiamo e che dà speranza a tanta gente che arriva qui. Forse a qualcuno questo da fastidio e si organizzano contestazioni che comunque non ci toccano minimamente".



Intanto a Montefano è in corso una raccolta firme contro il Centro studi, da inviare alla diocesi di Macerata. "E' una contestazione rivolta alla strana catechesi attuata dal Centro - dicono i promotori - senza nessuna preclusione o accuse verso le singole persone e con tutto il rispetto per un'istituzione, quella dei Servi di Maria, presente da secoli a Montefano, con tradizioni religiose fortemente radicate nel territorio". Polemiche che non finiranno qui. "Siamo pronti a tutto - replica padre Alberto - per dimostrare che i nostri punti di riferimento sono solo la Bibbia e il Vangelo".



Giovanni Fermani,
http://www.gaynews.it/view.php?ID=84600