ARTICOLI E NOTIZIE RIGUARDO L'APOSTASIA CHE STA ENTRANDO IN TUTTE LE CHIESE CRISTIANE

venerdì 23 luglio 2010

"I preti gay vengano allo scoperto"

LA STAMPA.IT


23/7/2010 (12:36) - BUFERA DOPO L'INCHIESTA SUGLI UOMINI DI CHIESA OMOSESSUALI
"I preti gay vengano allo scoperto"
Il vicariato di Roma: nessuno
li costringe a rimanere sacerdoti, sfruttandone soltanto i benefici
CITTA' DEL VATICANO
Se ci sono sacerdoti gay, «coerenza vorrebbe che venissero allo scoperto», perche «nessuno li costringe a rimanere preti, sfruttandone solo i benefici». Lo afferma il vicariato di Roma in una nota diffusa all’indomani delle rivelazioni di Panorama su alcuni preti che condurrebbero una «doppia vita», frequentando nel tempo libero i locali di ritrovo degli omosessuali della capitale. Il vicariato di Roma, pur tacciando l’articolo di scandalismo e di diffamazione, di fatto non esclude che qualche sacerdote possa condurre una doppia vita, precisando però che a Roma vivono molti sacerdoti provenienti da tutto il mondo per studiare e che nulla hanno a che fare con la Chiesa di Roma. «Non vogliamo loro del male - si afferma nella nota pubblicata sul sito del vicariato Romasette.it - ma non possiamo accettare che a causa dei loro comportamenti sia infangata la onorabilità di tutti gli altri».

Su Panorama in edicola oggi viene descritta proprio quella doppia vita di «numerosi» sacerdoti romani, di cui però viene rivelato solo qualche nome di fantasia. In copertina due mani giunte su un rosario contornate di peli e con le unghie laccate di rosa. «Puro scandalismo», commentano le fonti vaticane disposte a parlare del caso in forma anonima, affermando la mancanza di elementi sufficienti per essere sicuri che si sia trattato di veri sacerdoti, e osservando che potrebbe trattarsi di uno dei tanti «serpenti marini» inventati per i bagnanti sotto l’ombrellone.

Il cronista dell'inchiesta, entrato nel giro con l’ausilio di un amico gay, ammette che al primo incontro, avvenuto il 2 luglio ad una festa omosessuale in un locale del quartiere popolare romano di Testaccio, ha temuto di essere capitato «in mano a gente in malafede o a dei mitomani». Il seguito dell’indagine sembra però averlo convinto del contrario, avendo riconosciuto alcuni uomini, incontrati nell’ambiente gay romano, mentre dicevano messa in chiesa. Intanto per l’Arcigay l’inchiesta, che a dire di alcuni suoi dirigenti rivela verità già note nell’ambiente grazie a un nutrito catalogo di chat e servizi di sms, ridà forza alle accuse di «omofobia» rivolte alla Chiesa. «Ci sono tanti sacerdoti omosessuali, ma questo non fa di loro dei cattivi preti», afferma Luca Trentini, segretario nazionale di Arcigay, anche se questa non è l’opinione del Vaticano che, da sempre contrario, almeno a parole, alle inclinazioni omosessuali, negli ultimi anni ha sancito a più riprese che le porte di seminari e ordini religiosi non possono essere aperte ai gay.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/201007articoli/56982girata.asp

Suore tra trucchi e whiskey

TG.COM
Suore tra trucchi e whiskey
7/7/2010

Roma, corso per avvicinarsi ai giovani
"Animazione vocazionale per suore" così si chiama il corso organizzato a Roma dall'Istituto Superiore di Scienze Religiose del Regina Apostolorum. L'incontro internazionale prevede sette giorni di preghiera, ascolto, dialogo, e condivisione di esperienze ma anche l'approccio, per le religiose, a cosmetici e alcolici. Gli organizzatori spiegano che è necessario per la nuova evangelizzazione, "dare speranza ai giovani" avvicinandosi al loro mondo.


Le religiose di certo non si daranno alla bella vita, solo cercheranno di comprendere meglio l'universo dei più giovani. Le suore di tutto il mondo si riuniranno a Roma per una settimana per diventare "animatrici dei giorni nostri". Il Concilio Vaticano II ha sottolineato la necessità di un "impegno universale di tutti gli uomini e le donne di buona volontà, laici e consacrati, per una nuova evangelizzazione".

Gli organizzatori del corso spiegano che tra ombretti e cocktail, le religiose "consacrate dallo Spirito, faranno arrivare all'intera società il messaggio sempre attuale della salvezza di Cristo, attraverso il carisma proprio di ogni congregazione". Tra i temi trattati nel corso: da Internet al convento; promotori vocazionali tra i cosmetici e i pub; le qualità essenziali dell’animatrice vocazionale; capire la ragazza dei nostri giorni; ridare la speranza; natura, finalità e ostacoli nella pastorale vocazionale; la direzione spirituale; i sacramenti e la preghiera.





http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo485852.shtml



Suore reclutate tramite web
21/7/2010
Roma, funziona il blog di Suor Elvira
Le vocazioni, anche tra le suore, sono in forte calo e così per trovare novizie ci si affida ad internet. Sorella Elvira de Witt ogni anno "recluta" almeno due ragazze grazie al suo blog in cui racconta la sua esperienza di vita. Suor Elvira faceva la cantante lirica prima di ricevere la "chiamata" e certamente il suo carisma è l'elemento di presa per attirare e accompagnare possibili novizie verso una scelta così importante.



Il compito di suor Elvira è davvero complesso visto che in 15 anni il calo di vocazioni tra italiane è stato notevole. Così nell'Ateneo Pontificio, l'Istituto superiore di Scienze religiose è anche una delle relatrici di un seminario che ha come obiettivo non solo quello di reclutare nuove giovani, la comunità di religiose è molto invecchiata, ma anche di riuscire a rimettersi al "passo coi tempi" per non perdere il polso della società e degli adolescenti soprattutto.

Gli stessi conventi hanno chiesto l'aiuto dell'Ateneo per tentare di rimediare alla penuria di nuove entrate. Così German Sanchez, direttore dell'Istituto, ha dato vita ad una serie di incontri e seminari per formare le nuove "animatrici religiose" che vadano tra i giovani a trovare novizie. I "promotori vocazionali", come racconta Repubblica, dovranno imparare ad essere fieri del proprio ordine, avvicinarsi ai giovani nei loro luoghi di incontro, capire l'adolescenza ed aiutare le famiglie e i fidanzati a comprendere la scelta di seguire la propria vocazione.

L'aria di rinnovamento tra i diversi ordini monastici sembra essere l'unica soluzione al rischio di veder svuotate abbazie e monasteri del nostro paese.

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo486850.shtml

Pedofilia,da S.Sede norme più dure

Pedofilia,da S.Sede norme più dure
15/7/2010
La prescrizione passa da 10 a 20 anni
Per combattere con maggiore efficiacia la pedofilia, il Vaticano vara norme più severe. La prescrizione per questi reati passa da dieci a vent'anni, gli abusi sessuali su handicappati psichici vengono equiparati a quelli sui minori e si introduce nel codice il "delitto di pedopornografia". Sono queste alcune delle modifiche al documento "Delicta graviora" che era stato elaborato dalla Santa Sede nel 2001. Previste procedure più rapide per i casi gravi.


Le nuove norme sugli abusi sessuali pubblicate dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, spiega il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, "prevedono in particolare procedure più rapide per affrontare con efficacia le situazioni più urgenti e gravi, permettono l'inserimento di laici nel personale dei tribunali ed equiparano l'abuso su persone con limitato uso di ragione a quello sui minori".

"Si ripropone - aggiunge Lombardi - la normativa sulla confidenzialità dei processi, a tutela della dignità di tutte le persone coinvolte". Inoltre, precisa il portavoce vaticano, "trattandosi di norme interne all'ordinamento canonico, di competenza cioé della Chiesa, non trattano l'argomento della denuncia alle autorità civili".

"Tuttavia - chiarisce Lombardi - l'adempimento di quanto previsto dalle leggi civili fa parte delle indicazioni impartite dalla Congregazione per la Dottrina della Fede fin dalle fasi preliminari della trattazione dei casi di abuso, come risulta dalle 'Linee guida' già pubblicate in merito".

La Congregazione per la Dottrina della Fede "sta anche lavorando a ulteriori indicazioni per gli episcopati, affinché le direttive da essi emanate in tema di abusi sessuali su minori da parte del clero o in istituzioni connesse con la Chiesa siano sempre più rigorose, coerenti ed efficaci".

Nei delitti contro la fede e in quelli "più gravi" contro i costumi e la morale (in cui rientra la pedofilia), infine, secondo la nuova normativa la Congregazione per la Dottrina della fede "ha il diritto" di giudicare anche i cardinali.

Nuove competenze anche su donne prete
La Congregazione per la Dottrina della Fede acquista competenza, come tribunale di secondo grado, a occuparsi dei delitti di eresia, scisma, apostasia, e il reato (all'interno della Chiesa cattolica) dell'ordinazione delle donne prete. E' quanto stabiliscono le norme vaticane che rivedono il documento sui "Delicta Graviora", pubblicato nel 2001, lo aggiornano nella parte della lotta alla pedofilia e e attribuiscono al dicastero della fede nuove competenze caso di appello.

Il tentativo di ordinare le donne prete è un delitto gravissimo contro la fede, e per tale motivo, se ne occuperà, in appello, l'ex Sant'Uffizio. Tuttavia, nel presentare le nuove regole che aggiornano il documento del 2001 sui "Delicta Graviora", i responsabili della Santa Sede hanno precisato che si tratta di un delitto "gravissimo" contro la fede, ma non può essere equiparato a quelli di pedofilia, che riguardano la dimensione morale.



http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo486406.shtml