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venerdì 23 luglio 2010

Pedofilia,da S.Sede norme più dure

Pedofilia,da S.Sede norme più dure
15/7/2010
La prescrizione passa da 10 a 20 anni
Per combattere con maggiore efficiacia la pedofilia, il Vaticano vara norme più severe. La prescrizione per questi reati passa da dieci a vent'anni, gli abusi sessuali su handicappati psichici vengono equiparati a quelli sui minori e si introduce nel codice il "delitto di pedopornografia". Sono queste alcune delle modifiche al documento "Delicta graviora" che era stato elaborato dalla Santa Sede nel 2001. Previste procedure più rapide per i casi gravi.


Le nuove norme sugli abusi sessuali pubblicate dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, spiega il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, "prevedono in particolare procedure più rapide per affrontare con efficacia le situazioni più urgenti e gravi, permettono l'inserimento di laici nel personale dei tribunali ed equiparano l'abuso su persone con limitato uso di ragione a quello sui minori".

"Si ripropone - aggiunge Lombardi - la normativa sulla confidenzialità dei processi, a tutela della dignità di tutte le persone coinvolte". Inoltre, precisa il portavoce vaticano, "trattandosi di norme interne all'ordinamento canonico, di competenza cioé della Chiesa, non trattano l'argomento della denuncia alle autorità civili".

"Tuttavia - chiarisce Lombardi - l'adempimento di quanto previsto dalle leggi civili fa parte delle indicazioni impartite dalla Congregazione per la Dottrina della Fede fin dalle fasi preliminari della trattazione dei casi di abuso, come risulta dalle 'Linee guida' già pubblicate in merito".

La Congregazione per la Dottrina della Fede "sta anche lavorando a ulteriori indicazioni per gli episcopati, affinché le direttive da essi emanate in tema di abusi sessuali su minori da parte del clero o in istituzioni connesse con la Chiesa siano sempre più rigorose, coerenti ed efficaci".

Nei delitti contro la fede e in quelli "più gravi" contro i costumi e la morale (in cui rientra la pedofilia), infine, secondo la nuova normativa la Congregazione per la Dottrina della fede "ha il diritto" di giudicare anche i cardinali.

Nuove competenze anche su donne prete
La Congregazione per la Dottrina della Fede acquista competenza, come tribunale di secondo grado, a occuparsi dei delitti di eresia, scisma, apostasia, e il reato (all'interno della Chiesa cattolica) dell'ordinazione delle donne prete. E' quanto stabiliscono le norme vaticane che rivedono il documento sui "Delicta Graviora", pubblicato nel 2001, lo aggiornano nella parte della lotta alla pedofilia e e attribuiscono al dicastero della fede nuove competenze caso di appello.

Il tentativo di ordinare le donne prete è un delitto gravissimo contro la fede, e per tale motivo, se ne occuperà, in appello, l'ex Sant'Uffizio. Tuttavia, nel presentare le nuove regole che aggiornano il documento del 2001 sui "Delicta Graviora", i responsabili della Santa Sede hanno precisato che si tratta di un delitto "gravissimo" contro la fede, ma non può essere equiparato a quelli di pedofilia, che riguardano la dimensione morale.



http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo486406.shtml

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