ARTICOLI E NOTIZIE RIGUARDO L'APOSTASIA CHE STA ENTRANDO IN TUTTE LE CHIESE CRISTIANE

lunedì 17 maggio 2010

La Curia di Verona chiede perdono per i tradizionalisti e tace sui luterani benedicenti le coppie omosex, occupanti la chiesa del co-patrono S. Pietro

La Curia di Verona chiede perdono per i tradizionalisti e tace sui luterani benedicenti le coppie omosex, occupanti la chiesa del co-patrono S. Pietro Martire

La Diocesi di Verona, come si legge nel comunicato qui a lato riportato, tratto dal sito della Curia (a fianco) si dissocia e chiede perdono per la Messa di riparazione contemporanea alla visita di Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma e per il Rosario di riparazione con relativo atto dimostrativo organizzato dal “Comitato perché la chiesa di San Pietro Martire resti cattolica e contro il relativismo religioso” in occasione della visita di Ratzinger al tempio luterano di Roma. Notiamo con dispiacere che, mentre le legittime manifestazioni nei confronti di atti d’apostasia vengono stigmatizzate pubblicamente dalla Curia scaligera e si ha addirittura l’ardire di chiedere perdono per esse, ribadendo, (e meno male!) fedeltà e obbedienza non alla Chiesa Cattolica Apostolica Romana, ma al Concilio Vaticano II, invece nei confronti degli eretici luterani, occupanti con placet curiale la chiesa del co-patrono di Verona San Pietro Martire e benedicenti le unioni omosex, non si dice nulla. Anzi, per il momento li si “premia” (?) addirittura con una proroga della concessione della chiesa di S. Pietro Martire fino a Settembre. A buon intenditor…

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Affermazioni contro il santo Padre

Comunicato

L’Ufficio “Ecumenismo e Dialogo” legge con dispiacere le affermazioni contro Benedetto XVI e Giovanni Paolo II, da parte del “Comitato perchè la chiesa di san Pietro martire resti cattolica e contro il relativismo religioso”, contenute nella cronaca della manifestazione tenutasi il 14 marzo 2010 – rinvenibili qui - e nel volantino distribuito in quell’occasione – visionabile qui).

L’Ufficio si dissocia decisamente dai giudizi ivi espressi sull’operato del Pontefice e sulla sua testimonianza. Nel chiedere perdono al santo Padre per le gravi affermazioni di cui è fatto oggetto, questo Ufficio rinnova a Benedetto XVI stima e fiducia; ribadisce fedeltà e obbedienza ai suoi insegnamenti e a quelli del Concilio Vaticano II.

Questo articolo é stato pubblicato 13 maggio 2010, 08:13 ed é archiviato sotto "MANI PULITE". Resta aggiornato attraverso il feed RSS 2.0. Puoi lasciare un commento oppure inviare un trackback dal tuo sito.



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