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domenica 6 giugno 2010

Ricatta prete con film hard:fermato

Ricatta prete con film hard:fermato
4/6/2010

Bologna, pagati 2mila euro a un romeno
Un 18enne romeno è stato arrestato dalla polizia di Bologna con l'accusa di estorsione ai danni di un prete 69enne. Quest'ultimo è stato ricattato dal giovane e da un paio di familiari: con la minaccia di rendere pubblico un filmato porno, il prete ha versato 2mila euro. Quando è arrivata una nuova richiesta di soldi ha deciso di denunciare. Il sacerdote non è stato indagato per abusi in quanto il filmato ritraeva atti sessuali consenzienti.


A metà febbraio il religioso si è rivolto alla polizia e, dopo alcuni mesi di indagini, intercettazioni telefoniche e il sequestro del filmato, per il ragazzo è arrivato un provvedimento di custodia cautelare del Tribunale per i Minorenni di Bologna, chiesto dal pm Eufemia Milelli.

Il giovane, che all'epoca dei fatti aveva 17 anni, è accusato di estorsione e tentata estorsione. Ora sarà collocato in una comunità di accoglienza. Per gli stessi reati sono indagati dalla Procura ordinaria anche il padre e la convivente dell'uomo che, secondo le indagini della squadra Mobile, avrebbero partecipato all'attività estorsiva. I fatti, secondo la ricostruzione della polizia, sono avvenuti in una chiesa del centro di Bologna, dove si svolgono attività assistenziali rivolte a minori, immigrati e famiglie in difficoltà. In questo contesto il religioso avrebbe conosciuto il romeno.

Dopo settimane di minacce di denunciarlo e di fargli del male, e accuse di avere "rovinato per sempre" il ragazzo, il prete avrebbe consegnato 2mila euro alla famiglia di romeni. Quando si è sentito chiedere altri soldi (500 euro) ha deciso di andare in questura a raccontare tutto. Le richieste estorsive, intercettate dalla polizia, sono proseguite fino a marzo.

Nei giorni scorsi la polizia, in una perquisizione, ha sequestrato il filmato girato dal giovane con il telefonino, e che sarebbe stato utilizzato per ricattare il religioso. A quanto si è appreso, l'indagine avrebbe chiarito che non si è trattato di abusi, ma di atti sessuali consensuali.



http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo483277.shtml

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