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lunedì 12 aprile 2010

Nyt:"Papa sapeva di prete pedofilo"

Nyt:"Papa sapeva di prete pedofilo"
Nuove accuse su scandalo tedesco
Il futuro Papa Benedetto XVI sapeva del caso del prete tedesco, riconosciuto colpevole di abusi su minori e reintegrato nelle sue cariche pastorali, mentre Joseph Ratzinger era arcivescovo di Monaco. La nuova accusa sulla massima carica della Chiesa cattolica arriva ancora una volta dal "New York Times", che si riferisce a Peter Hullermann e parla di un documento che avrebbe informato il futuro papa della vicenda.


Il quotidiano americano ricorda che proprio quel sacerdote tornò alle sue funzioni pastorali pur essendo stato riconosciuto colpevole di pedofilia. Il caso era venuto alla luce qualche settimana fa. Ma in quell'occasione l'allora vice di Ratzinger, Gerhard Gruber, aveva detto di avere lui tutte le responsabilità per i mancati interventi nei confronti del prete.

In pratica, si dice invece che il futuro papa Benedetto XVI fu tenuto strettamente aggiornato a proposito di quel caso, molto più di quanto lasciato trasparire dalla Chiesa. Una circostanza che accresce gli interrogativi sulla gestione dello scandalo da parte di Ratzinger prima della sua ascesa al Vaticano. Da quanto riferisce il New York Times, sembra che, con l'approvazione dell'allora arcivescovo, Peter Hullermann aveva iniziato una terapia negli anni Ottanta in seguito ai suoi abusi, ma sarebbe tornato alla sua attività pastorale pochi giorni dopo l'inizio della cura psicologica. E lo stesso prete fu successivamente condannato per molestie ai danni di bambini.

Il quotidiano statunitense spiega che esiste una nota riguardante il caso di Hullermann che fu consegnata all'allora arcivescovo di Monaco informandolo del reintegro del prete. Insomma, secondo il New York Times, Ratzinger avrebbe avuto le informazioni che gli permettevano di intervenire su quel prete, o almeno evitare che venisse di nuovo in contatto con minori.

La gerarchia ecclesiastica è subito intervenuta in difesa di Benedetto XVI, continua il quotidiano, dicendo che quel "memo" è pura routine e che è quindi "improbabile che quel documento sia arrivato sulla scrivania dell'arcivescovo", secondo quanto dice il reverendo Lorenz Wolf, vicario giudiziario dell'arcidiocesi di Monaco. Ma lo stesso Wolfa avrebbe anche precisato che non potrebbe escludere che il cardinale Ratzinger abbia letto quel documento. "L'esistenza del documento è confermata da due fonti ecclesiastiche", riferisce il Nyt, "e dimostra che Ratzinger non solo presiedette un incontro il 15 gennaio 1980, con il quale si approvava il trasferimento del prete, ma fu anche informato della nuova dislocazione del sacerdote".

http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo477509.shtml

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